Riportiamo qui di seguito il regolamento dell’Associazione Tempo Cultura, consultabile anche in formato PDF scaricandolo da questo pulsante.
REGOLAMENTO INTERNO
Approvato dal Consiglio Direttivo con delibera del 8/10/2018
Premessa
Art. 1 – Soci
Art. 2 – Quota associativa/Politiche tariffarie
Art. 3 – Consiglio Direttivo
Art. 3.1 – Consiglio Direttivo – Gratuità della Carica di Consigliere
Art. 3.2 – Consiglio Direttivo – Convocazione delle riunioni
Art. 3.2.1 – Luogo della riunione
Art. 3.2.2 – Termini e modalità di recapito dell’avviso di convocazione
Art. 3.2.3 – Giustificazione delle assenze
Art. 3.3 – Consiglio Direttivo – Istruttoria delle deliberazioni
Art. 3.4 – Consiglio Direttivo – Partecipazione alle riunioni
Art. 3.5 – Consiglio Direttivo – Validità delle riunioni
Art. 3.6 – Consiglio Direttivo – Votazione
Art. 3.7 – Consiglio Direttivo – Verbale della riunione
Art. 3.8 – Consiglio Direttivo – Funzione di Segretario
Art. 4 – Iniziative a sostegno dell’attività dell’Associazione
Art. 5 – Entrata in vigore del Regolamento e sue modifiche
Premessa
Il presente documento contiene le norme attuative per la vita sociale dell’Associazione culturale e di promozione sociale “Tempo Cultura”. Esso discende dallo Statuto, che rimane il riferimento normativo fondamentale e lo integra. Il regolamento interno dell’Associazione disciplina, in aggiunta allo Statuto, l’operatività del Consiglio Direttivo e le modalità di adesione dei Soci alle attività dell’Associazione.
Art. 1 - Soci
Come previsto dall’Art. 4 dello Statuto il numero dei Soci è illimitato. All’atto di iscrizione l’associato dovrà:
- fornire i dati personali completi;
- sottoscrivere la dichiarazione del trattamento dei dati personali in base alla Legge sulla privacy;
- versare la quota associativa di iscrizione;
- versare la quota di partecipazione ai corsi;
- comunicare alla Segreteria dell’Associazione ogni variazione dei dati personali.
Il versamento della quota associativa non vincola il Socio all’iscrizione ai corsi in programma nell’anno accademico.
Art. 2 - Quota associativa/Politiche tariffarie
La quota associativa deve essere corrisposta entro la data di inizio dell’ultima lezione in programma nell’anno accademico. La scadenza della quota associativa corrisponde con la chiusura dell’esercizio sociale annuale previsto di norma il 30 settembre.
La quota associativa viene definita dal Consiglio Direttivo all’inizio di ogni esercizio sociale.
Il Consiglio Direttivo decide la politica tariffaria relativa alle rette di partecipazione ai corsi e alle iniziative in genere promosse dall’Associazione, impegnandosi per la fornitura di beni e servizi di buona qualità alle migliori condizioni di prezzo possibili per gli associati.
Il costo di eventuali iniziative extra corsi, di carattere culturale, inerenti agli scopi statutari che si dovessero effettuare, sono a carico dei partecipanti.
Art. 3 - Consiglio Direttivo
La composizione del Consiglio Direttivo e delle funzioni nel suo ambito sono definite nell’Art. 10 dello Statuto. Ogni componente del Consiglio Direttivo deve assicurare l’impegno e la presenza costante nell’adempimento del suo ruolo. I Consiglieri, in particolare, hanno il compito di assicurare e verificare il buon andamento dei corsi organizzati, pertanto assistono alle lezioni esentati dal pagamento delle rette di iscrizione. La funzione di Consigliere non è ostativa a un eventuale incarico di docenza nell’ambito dei corsi organizzati dall’Associazione.
Art. 3.1 - Consiglio Direttivo - Gratuità della Carica di Consigliere
Come definito nell’Art. 18 dello Statuto la funzione di Consigliere è svolta in modalità di volontariato gratuito a favore dell’Associazione. Le spese sostenute dai Consiglieri o Soci per l’attività dell’Associazione, come l’acquisto di attrezzature e materiali di consumo, ecc. saranno rimborsate dietro presentazione del corrispettivo della spesa effettuata.
Art. 3.2 - Consiglio Direttivo - Convocazione delle riunioni
L’iniziativa della convocazione del Consiglio Direttivo spetta al Presidente dell’Associazione, almeno una volta al trimestre. In caso di assenza o di impedimento del Presidente, le riunioni sono convocate dal Vice Presidente.
L’ordine del giorno della riunione del Consiglio Direttivo è stabilito dal Presidente, tenute presenti le proposte degli altri componenti del Consiglio.
L’oggetto indicato ai singoli punti dell’ordine del giorno deve risultare sufficientemente dettagliato. L’ordine del giorno dovrà contenere, come primo punto, la “lettura ed approvazione del verbale della riunione precedente”.
In presenza di formali richieste di chiarimenti e o di interrogazioni e interpellanze da parte dei Consiglieri nel corso della riunione precedente, l’ordine del giorno dovrà prevedere il relativo riscontro.
Art. 3.2.1 – Luogo della riunione
Salva diversa indicazione nell’avviso di convocazione, le riunioni del Consiglio Direttivo si tengono presso la sede di P.za Manzoni 2 in Carugate.
Art. 3.2.2 – Termini e modalità di recapito dell’avviso di convocazione
L’avviso di convocazione della riunione, contenente l’ordine del giorno, il luogo, la data e l’ora della riunione stessa, è comunicato a ciascun Consigliere con un preavviso di almeno cinque giorni prima di quello fissato per la riunione. Nell’ avviso di convocazione potrà essere indicata la data e l’ora della seconda convocazione, che non potrà comunque essere fissata prima di ventiquattro ore rispetto alla prima.
L’avviso di convocazione viene inviato ai destinatari a mezzo di missiva consegnata a mano o mediante messaggio di posta elettronica con richiesta di conferma di ricevimento. Qualora non vi fosse riscontro di conferma di ricevimento della convocazione, il Consigliere verrà raggiunto telefonicamente almeno due giorni prima della data della riunione. L’indirizzo anagrafico e l’indirizzo di posta elettronica sono quelli noti all’Associazione in quanto comunicati dai Consiglieri all’atto della nomina; in caso di modifiche è onere dell’interessato comunicare all’Associazione il nuovo recapito.
In caso di urgenza, il Presidente può decidere di abbreviare il termine di convocazione di cui sopra a ventiquattro ore. Il caso di urgenza non può essere invocato per le delibere inerenti le proposte da sottoporre all’assemblea dei Soci per approvazione.
Art. 3.2.3 – Giustificazione delle assenze
Il Consigliere impossibilitato a partecipare alla riunione del Consiglio Direttivo deve comunicare anticipatamente la propria impossibilità ad essere presente.
L’impossibilità a partecipare alla seduta dovrà essere comunicata al Presidente o al Vice-Presidente, i quali ne daranno comunicazione all’inizio della riunione, motivando a verbale l’assenza. In caso di forza maggiore, la giustificazione potrà essere data nella seduta successiva e la stessa verrà verbalizzata. I Consiglieri non possono entrare nel merito delle giustificazioni addotte per l’assenza.
Art. 3.3 - Consiglio Direttivo - Istruttoria delle deliberazioni
Le proposte di deliberazione devono essere, di norma, corredate dalla relativa documentazione, che rimarrà sempre e comunque di proprietà unica ed esclusiva dell’Associazione. Tale documentazione dovrà essere inviata unitamente all’avviso di convocazione; se ciò non fosse possibile in quanto troppo voluminosa o di riproduzione troppo onerosa, la documentazione potrà essere visionata dal destinatario dell’avviso di convocazione presso la sede dell’Associazione.
Art. 3.4 - Consiglio Direttivo - Partecipazione alle riunioni
Le riunioni del Consiglio Direttivo non sono pubbliche.
Alle riunioni del Consiglio Direttivo possono partecipare le persone invitate per specifiche competenze professionali ovvero per delucidazioni sugli argomenti posti all’ordine del giorno.
Le persone eventualmente invitate dal Presidente possono assumere la parola per illustrare proposte, documenti o fornire informazioni al Consiglio Direttivo. Se richiesto formalmente dal Presidente, tali invitati possono presenziare alla riunione anche durante la discussione, ma devono assentarsi al momento del voto.
Art. 3.5 – Consiglio Direttivo - Validità delle riunioni
Le riunioni del Consiglio Direttivo hanno validità se la convocazione avviene con l’osservanza dell’articolo 3.2 e se sono presenti almeno due Consiglieri e il Presidente.
La riunione è comunque valida anche in assenza di formale convocazione se sono presenti tutti i Consiglieri in carica. In tale ipotesi di riunione totalitaria non formalmente convocata, l’ordine del giorno deve essere approvato all’unanimità ad inizio riunione; eventualmente, la trattazione di uno o più punti può essere rinviata alla seduta successiva nel caso ne faccia richiesta uno o più Consiglieri.
Le riunioni sono di norma convocate entro le ore 21,00 dei giorni feriali. Salvo casi eccezionali la durata della seduta non dovrà proseguire oltre alle ore 24.00.
Art. 3.6 – Consiglio Direttivo - Votazione
Le votazioni avvengono a scrutinio palese, per acclamazione o per appello nominale.
Per le deliberazioni che implicano valutazioni circa le qualità o le capacità di una persona, oppure ogni volta che ne faccia richiesta uno o più Consiglieri, la votazione avviene a scrutinio segreto. Non si ricorre a scrutinio segreto quando si deve procedere alla selezione dei docenti.
Ciascun Consigliere può far evidenziare nel verbale il proprio voto e i motivi del medesimo.
In caso di votazione a scrutinio segreto, il voto si esprime su scheda distribuita dal segretario della riunione. Le schede usate per la votazione devono venire distrutte subito dopo lo scrutinio che avviene alla presenza dello scrutatore designato dal Presidente.
Nel caso di deliberazioni adottate con voto palese, gli astenuti non vengono computati nel numero dei votanti (quorum funzionale); essi invece sono invece computati fra i presenti per la validità della riunione (quorum strutturale).
Qualunque sia la modalità di espressione del voto, per la validità delle deliberazioni del Consiglio Direttivo è necessario il voto favorevole della maggioranza dei votanti. A parità di voto, prevale il voto di chi presiede la riunione.
Art. 3.7 – Consiglio Direttivo - Verbale della riunione
Il verbale della riunione viene redatto da un Segretario individuato con le modalità del presente regolamento.
Il verbale viene redatto nel rispetto della chiarezza e della cronologia degli accadimenti della riunione.
Il verbale si intende approvato qualora non vengano sollevati rilievi al termine della sua lettura, che può avvenire anche per stralci.
Il verbale, a firma del Presidente e del segretario che lo ha redatto, viene archiviato ed è stampato sull’apposito Libro delle adunanze e delle deliberazioni Consiglio Direttivo, nel rispetto della cronologia delle riunioni. Il verbale è documento riservato.
Art. 3.8 - Consiglio Direttivo - Funzione di Segretario
La persona incaricata di verbalizzare le riunioni del Consiglio Direttivo è individuata di volta in volta ad inizio riunione con votazione palese tra i Consiglieri presenti o anche tra eventuali terzi invitati a partecipare alla riunione.
Per l’espletamento dei propri compiti, il segretario verbalizzante partecipa alla discussione sulle materie poste all’ordine del giorno e assiste alle votazioni. Nel caso in cui sia stato nominato segretario un Consigliere e lo stesso debba assentarsi dalla riunione in quanto in conflitto di interesse, le funzioni di segretario saranno transitoriamente attribuite ad altra persona, anche ammessa all’uopo a partecipare alla riunione, finché perdura l’assenza dell’interessato.
Art. 4 - Iniziative a sostegno delle attività dell'Associazione
A integrazione dell’Art. 17 dello Statuto, il Consiglio Direttivo può accettare eventuali sponsorizzazioni provenienti da enti o privati, purché entro le finalità compatibili con lo Statuto dell’Associazione.
Art. 5 – Entrata in vigore del Regolamento e sue modifiche
Il presente Regolamento entra in vigore a seguito dell’approvazione da parte del Consiglio Direttivo.
Per la modifica o integrazione del presente Regolamento si provvederà con apposita deliberazione del Consiglio Direttivo.
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